Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3928 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3928PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere legittimamente disposto dal giudice sulla base di un quadro indiziario grave e preciso, desumibile anche da intercettazioni ambientali effettuate con modalità tecniche adeguatamente motivate, nonché dalla valutazione di elementi concreti e specifici idonei a giustificare l'attualità e la concretezza delle esigenze cautelari, quali la stabilità e la pervicacia della collaborazione dell'indagato all'attività illecita, anche successivamente all'arresto di altri concorrenti. L'ordinanza che dispone la misura cautelare deve illustrare in modo logico e compiuto tali elementi, soddisfacendo così le prescrizioni di legge in tema di motivazione, senza che sia necessario un riferimento puntuale a tutte le singole previsioni normative, essendo sufficiente una motivazione che, nel suo complesso, consenta di comprendere le ragioni poste a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. MI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 25/02/2008 TRIB. LIBERTA' di SALERNO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORTESE ARTURO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO

Il ricorrente impugna l'ordinanza di cui in epigrafe, che ne ha rigettato l'istanza di riesame proposta avverso l'ordinanza del GIP, che gl…

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