Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7203 del 20 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7203PEN

Massima

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Il falso in dichiarazione di inizio attività edilizia (DIA) non integra il reato di cui all'art. 483 c.p. quando la dichiarazione si riferisce esclusivamente a lavori autorizzati dalla competente Soprintendenza su una specifica porzione dell'immobile, essendo necessario che la falsa attestazione riguardi l'intero ambito oggettivo della DIA per configurare il reato. Inoltre, il nesso causale tra il reato di falso e il danno lamentato dalle parti civili deve essere adeguatamente provato, non essendo sufficiente la mera astratta idoneità della condotta a cagionare un pregiudizio. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta dai giudici di merito, essendo precluso il riesame del fatto e la rilettura degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/11/2020 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LORI PERLA.
Il Proc. Gen. conclude p…

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