Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29078 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29078PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza attenuante della provocazione non è configurabile quando la sproporzione tra il fatto ingiusto altrui e il reato commesso è talmente grave e macroscopica da escludere lo stato d'ira o il nesso causale tra il fatto ingiusto e l'ira, a prescindere dalla connotazione di adeguatezza e proporzione della circostanza. Inoltre, la valutazione dell'indole violenta dell'imputato, ai fini del diniego delle attenuanti generiche, è un elemento distinto e autonomo rispetto alla dichiarazione di responsabilità per il reato di lesioni personali, non essendo tale indole già considerata nel giudizio di colpevolezza. Infine, la motivazione della sentenza di secondo grado può essere integrata da quella di primo grado, quando non vi sia difformità di decisione, in modo da formare un tutto organico ed inscindibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo del 10/03/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Volpe Giuseppe, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

udito per il ricor…

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