Il prelievo e l'analisi di un campione alimentare deteriorabile, effettuati in sede amministrativa ai sensi del D.Lgs. n. 123/1993 e del D.M. n. 303/1993, non richiedono l'applicazione delle garanzie previste dall'art. 360 c.p.p. per gli accertamenti tecnici non ripetibili, in quanto tali attività non costituiscono atti di indagine penale. Tuttavia, qualora il campione non sia frazionabile e non consenta la ripetizione delle analisi, il laboratorio incaricato deve darne avviso all'interessato affinché possa presenziare, eventualmente con l'assistenza di un consulente tecnico, all'esecuzione delle operazioni, ai sensi dell'art. 223 disp. att. c.p.p. Il rispetto di tali formalità consente l'acquisizione legittima degli esiti delle indagini al fascicolo del dibattimento, senza che possa essere dedotta la nullità per violazione del diritto di difesa.