Il ruolo di promotore e organizzatore di un'associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione di banconote può essere desunto non solo dalle intercettazioni telefoniche, ma anche da altri elementi probatori, quali il rinvenimento di ingenti quantità di banconote contraffatte e di carta filigranata nell'immobile di proprietà dell'indagato, i rapporti finanziari con il principale committente delle banconote contraffatte e la disponibilità di somme destinate alla suddivisione con gli altri sodali. Tali elementi, complessivamente valutati, possono integrare il quadro indiziario a carico dell'indagato, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di riscontri diretti alle frequentazioni con gli altri presunti associati. Il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di riesame della misura cautelare, che si limiti a censurare in modo generico la ricostruzione del quadro indiziario, senza confrontarsi con gli specifici elementi posti a fondamento del provvedimento impugnato, è dichiarato inammissibile per genericità dei motivi, ai sensi dell'art. 581, comma 1, lett. c), c.p.p.