Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 968 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:968SENT

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in applicazione del principio dispositivo, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare improcedibile il ricorso qualora sopravvenga la carenza di interesse della parte ricorrente, non residuando in capo al Collegio altro potere che quello di accertare tale sopravvenuta mancanza di interesse e disporre la compensazione delle spese di lite tra le parti. Il giudice, infatti, non può sostituirsi alla volontà della parte e proseguire d'ufficio il giudizio, essendo vincolato al principio dispositivo che impone di conformarsi alla volontà espressa dalla parte in ordine alla prosecuzione o meno del processo. Pertanto, il giudice amministrativo, in presenza della dichiarazione di sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in ragione della definizione in rito dell'affare.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/01/2024

N. 00968/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00200/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 200 del 2019, proposto da
- NG Project s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa in giudizio dall'avvocato Leonardo Lavitola, con domicilio digitale in atti;

contro

- Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa in giudizio dall'avvocato Andrea Camarda, con domicilio eletto presso l’ufficio legale dell’Ente, in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21, e domicilio digitale in atti;
- Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del legale rappresentante
pro tempore<…

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