Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 740 del 11 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:740PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale, anche se commesso in concorso con altri soggetti e in modo continuato, è punito con l'aumento della pena, in quanto la pluralità di condotte delittuose dirette a ostacolare l'attività di pubblici funzionari nello svolgimento dei loro doveri istituzionali integra un'aggravante specifica, indipendentemente dalla partecipazione materiale dell'imputato a tutte le fasi dell'azione criminosa. Il giudice, nel determinare la pena, deve valutare complessivamente la gravità della condotta, tenendo conto della continuità del comportamento delittuoso e del numero di pubblici ufficiali coinvolti, anche qualora alcuni episodi siano stati materialmente realizzati da altri concorrenti. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la continuazione "interna" tra più reati di resistenza a pubblico ufficiale, commessi in concorso da più soggetti, legittima l'applicazione dell'aumento di pena previsto dalla legge, a prescindere dalla partecipazione materiale dell'imputato a tutti gli episodi, essendo sufficiente la sussistenza di un medesimo disegno criminoso volto a ostacolare l'attività istituzionale dei pubblici funzionari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RE. St. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della corte d'appello di Venezia, emessa in data 19.9.2007;

- letto il ricorso il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del Cons. Dr. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito l'avv. Porcari.

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