Il Comune non può, attraverso il proprio potere regolamentare, introdurre sanzioni amministrative accessorie non previste dalla legge. Il principio di legalità in materia sanzionatoria, sancito dall'art. 1 della Legge n. 689/1981, impone che le sanzioni amministrative possano essere irrogate solo in forza di una specifica previsione legislativa, vigente al momento della commissione della violazione. Pertanto, la disposizione contenuta nell'art. 19, comma 7, del Regolamento Comunale di Gallipoli in materia di utilizzo del suolo pubblico per fini commerciali, che prevede la sanzione accessoria della decadenza dell'occupazione e dell'interdizione dalla possibilità di presentare nuova S.C.I.A. per l'anno successivo, è illegittima per violazione del principio di legalità, in quanto non trova alcuna corrispondente previsione nella legge statale, in particolare nell'art. 7-bis del D.Lgs. n. 267/2000 e nell'art. 20 del Codice della Strada, che disciplinano in modo tassativo le sanzioni amministrative applicabili in materia di occupazione di suolo pubblico. Il Comune, nell'esercizio della propria potestà regolamentare, non può introdurre autonomamente sanzioni amministrative accessorie non previste dalla legge, in quanto ciò si porrebbe in contrasto con il principio di riserva di legge in materia sanzionatoria.