Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'accesso carraio autorizzato su un'area comune a due strade, che costituisce un'intersezione a raso (o a livello) e non una rampa di intersezione o una corsia di accelerazione/decelerazione, non rientra nel divieto di apertura di accessi previsto dall'ultimo periodo dell'art. 22, comma 10, del D.Lgs. n. 285/1992 (Codice della Strada). Pertanto, l'autorizzazione precedentemente rilasciata per tale accesso non può essere revocata (rectius annullata) per violazione di tale norma, in quanto l'interesse pubblico alla sicurezza della circolazione stradale, sotteso al rispetto della predetta disposizione, non prevale sull'interesse privato del titolare dell'autorizzazione, specie quando l'accesso non presenta concreti profili di pericolo per la viabilità. L'annullamento di un'autorizzazione già rilasciata, per vizi originari della stessa, deve essere adeguatamente motivato e ponderato rispetto agli interessi in gioco, senza che rilevi il mero ripristino della legalità violata, soprattutto quando l'Amministrazione abbia tardivamente rilevato il vizio. Inoltre, l'autorizzazione all'accesso carraio su un'area comune a due strade richiede il coinvolgimento di entrambi gli Enti gestori delle medesime.