Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38466 del 18 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:38466PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, la nozione di gravi indizi di colpevolezza non è omologa a quella applicabile per la formulazione del giudizio di colpevolezza finale, essendo sufficiente in sede cautelare l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. (In motivazione la Corte ha indicato a sostegno dell'affermazione l'art. 273, comma primo bis, cod. proc. pen. che richiama soltanto i commi terzo e quarto dell'art. 192 stesso codice e non il comma secondo, il quale oltre alla gravità richiede la precisione e la concordanza degli indizi).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 74/2013 TRIB. LIBERTA' di ANCONA, del 01/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRASSO GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del PG Dott. GERACI Vincenzo, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) di Roma il quale ha chiesto il ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Il G.I.P. del Tribunale di Macerata in data 8/2/2013, dispose l'applicazione de…

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