Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, deve procedere ad un'autonoma e approfondita analisi degli elementi posti a fondamento della misura cautelare, senza potersi limitare ad un mero rinvio a atti e documenti contenenti valutazioni e argomentazioni complesse. In particolare, il giudice è tenuto a verificare in modo critico e motivato: 1) la sussistenza del fumus commissi delicti in relazione alle specifiche fattispecie di reato contestate; 2) la corretta quantificazione del profitto da sottoporre a sequestro e confisca, sulla base di parametri giurisprudenziali consolidati; 3) l'effettiva riconducibilità dei fatti accertati alle norme incriminatrici ipotizzate dall'accusa. L'omissione di tale autonoma valutazione, con conseguente mancanza o manifesta illogicità della motivazione, integra un vizio di legittimità del provvedimento cautelare, che deve essere annullato.