Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 522 del 2015

ECLI:IT:TARRC:2015:522SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia, adottato dalla Prefettura ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. 252/1998, non richiede la prova di un fatto costituente piena prova di infiltrazione mafiosa, ma solo la presenza di una serie di indizi in base ai quali sia ragionevole ritenere la sussistenza di un collegamento tra l'impresa e organizzazioni mafiose o di un condizionamento della attività imprenditoriale da parte di queste. L'insieme degli elementi raccolti dall'Amministrazione deve essere valutato in modo unitario, essendo rilevanti anche fatti e vicende solo sintomatiche o indiziarie, al di là della individuazione di responsabilità penali. Il provvedimento interdittivo persegue finalità di prevenzione e di anticipazione dell'azione di contrasto alla criminalità organizzata, per cui sono sufficienti elementi indiziari che rendano plausibile il pericolo di infiltrazione, senza necessità di accertare la responsabilità penale. Pertanto, la reiterata frequentazione del titolare dell'impresa con soggetti ritenuti contigui ad ambienti mafiosi, anche in assenza di condanne penali, può giustificare l'adozione del provvedimento interdittivo, in quanto sintomatica di una contiguità con ambienti criminali che potrebbe determinare il condizionamento dell'attività di impresa. Il sindacato giurisdizionale è volto a verificare che la valutazione complessiva degli elementi da parte dell'Amministrazione non sia né illogica né irrazionale.

Sentenza completa

N. 00754/2012
REG.RIC.

N. 00522/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00754/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 754 del 2012, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), in Reggio Calabria, Via Palamolla,31;

contro

U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria, in persona del Prefetto
pro tempore
rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Reggio Calabria, Via del Plebiscito, 15;
Il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore;
l’ Ismea -Istituto di Servizi Per il Mercato Agricolo Alimentare-, in persona del legale rap…

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