Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13633 del 24 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13633PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso richiede, sotto il profilo oggettivo, l'individuazione di un concreto contributo, apprezzabile sul piano causale, che l'indagato abbia dato all'esistenza o al rafforzamento dell'associazione medesima, e, sotto il profilo soggettivo, la consapevolezza di appartenenza al sodalizio mafioso e la permanente disponibilità del soggetto ad adoperarsi per l'attuazione del programma del sodalizio. Non è sufficiente la mera messa a disposizione del sodalizio per il perseguimento dei comuni fini criminosi, essendo altresì richiesto che, in vista del perseguimento di tali fini, l'indagato abbia posto in essere azioni concretamente valutabili in tal senso. Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, per costituire indizi rilevanti, presuppongono l'assoluto disinteresse della chiamata in correità ovvero in reità e devono essere corroborate da riscontri esterni individualizzanti, idonei a suffragarne l'attendibilità. Ai fini dell'applicazione di misure cautelari, il giudice deve valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di concrete ed attuali esigenze cautelari, motivando adeguatamente in ordine a tali presupposti, senza poter graduare diversamente la misura cautelare da irrogare qualora ritenga le esigenze cautelari in qualche modo ridotte o diminuite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2410/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 14/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata emessa nei confronti di (OMISSIS) con riferimento alla sussistenza esigenze cautelari; ha chies…

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