Il Comune non può vietare la circolazione e la sosta degli autocaravan in determinate aree pubbliche mediante l'installazione di limitatori di altezza, in assenza di ostacoli che impediscano concretamente il transito di tali veicoli e senza che sussistano specifiche esigenze di circolazione o caratteristiche strutturali delle strade che giustifichino tale divieto. Il codice della strada disciplina la sosta degli autocaravan, distinguendola dal campeggio, e prevede specifiche sanzioni per l'occupazione e lo scarico di rifiuti su strada, che rappresentano le esigenze effettivamente perseguite dal Comune con il provvedimento impugnato. Pertanto, il divieto di circolazione e sosta per i veicoli di altezza superiore a 2,20 metri, disposto al fine di impedire il fenomeno del campeggio abusivo, è illegittimo in quanto adottato in violazione degli artt. 6, 7 e 185 del codice della strada, nonché dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. L'autorità comunale deve perseguire le condotte lesive della tutela ambientale e igienico-sanitaria attraverso gli strumenti sanzionatori previsti dal codice della strada, senza comprimere ingiustificatamente il diritto di circolazione e sosta degli autocaravan.