Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9910 del 28 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9910PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione di un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare la coerenza e la logicità dell'apparato argomentativo posto a fondamento della decisione, senza poter procedere ad una nuova valutazione delle risultanze processuali. Pertanto, il vizio logico della motivazione, anche sotto il profilo del travisamento del fatto, deve essere specificamente individuato tra le diverse proposizioni contenute nel testo della motivazione stessa, senza possibilità di controllo delle risultanze processuali, essendo precluso al giudice di legittimità compiere una "rilettura" degli elementi di fatto posti a base della decisione per sostituire la propria valutazione in ordine all'affidabilità delle fonti di prova e alla loro interpretazione. In tale contesto, il giudice di legittimità deve limitarsi a verificare la ragionevolezza e la coerenza della motivazione, senza poter sindacare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, salvo che non siano state del tutto omesse o risultino manifestamente illogiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il giorno (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 19 luglio 2013 del Tribunale del riesame di Salerno.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal ((omissis)).

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale ANIELLO Roberto che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS), ricorre personalmente avverso l'ordinanz…

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