Il provvedimento amministrativo che nega la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica è legittimo quando risulta vincolato dal parere negativo della Soprintendenza, emesso nell'esercizio dei poteri previsti dall'art. 152 del d.lgs. n. 42 del 2004, in ragione della prossimità dell'intervento a zone sottoposte a tutela paesaggistica. In tal caso, il privato che impugna il diniego deve necessariamente contestare anche il parere vincolante della Soprintendenza, evocando in giudizio anche l'amministrazione statale competente, a pena di inammissibilità del ricorso. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo che nega la realizzazione di un impianto eolico è legittimo quando risulta vincolato dal parere negativo della Soprintendenza, emesso ai sensi dell'art. 152 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in ragione della prossimità dell'intervento a zone sottoposte a tutela paesaggistica. In tal caso, il privato che impugna il diniego deve necessariamente contestare anche il parere vincolante della Soprintendenza, evocando in giudizio anche l'amministrazione statale competente, a pena di inammissibilità del ricorso. La massima evidenzia come il provvedimento di diniego sia legittimamente adottato dall'amministrazione comunale quando risulta vincolato dal parere negativo della Soprintendenza, emesso nell'esercizio dei poteri previsti dalla legge a tutela del paesaggio. In tale ipotesi, il privato che impugna il diniego deve necessariamente contestare anche il parere della Soprintendenza, evocando in giudizio anche quest'ultima amministrazione, a pena di inammissibilità del ricorso. Il principio di diritto è formulato in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico.