Il soggetto denunciante non riveste la qualità di persona offesa nei reati di cui agli articoli 371-bis e 372 c.p., essendo tale qualità riservata allo Stato, quale portatore dell'interesse della collettività al corretto funzionamento della giustizia. Di conseguenza, il denunciante non è legittimato a proporre opposizione all'archiviazione né a contraddire in merito, essendo il relativo ricorso inammissibile. La valutazione prognostica sulla rilevanza e pertinenza delle nuove prove indicate nell'opposizione non è consentita in sede di archiviazione "de plano", dovendosi limitare il giudice a verificare la mera ammissibilità formale dell'opposizione. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione dei profili di colpa sottesi alla causa dell'inammissibilità.