La detenzione di materiale esplodente senza autorizzazione integra il reato di cui all'art. 678 c.p. solo se il quantitativo supera i 5 chilogrammi netti, essendo altrimenti consentita la detenzione senza licenza ai sensi dell'art. 97 del R.D. n. 635 del 1940. Tuttavia, il reato di omessa denuncia di detenzione di materie esplodenti di cui all'art. 679 c.p. sussiste indipendentemente dal quantitativo detenuto, in quanto tale fattispecie mira a rendere edotta l'autorità di pubblica sicurezza dell'esistenza di materiali pericolosi, a prescindere dal possesso o meno della licenza da parte del detentore. Pertanto, le due contravvenzioni possono concorrere, essendo la prima (art. 678 c.p.) un reato permanente che si consuma dopo l'omissione della denuncia prevista dalla seconda (art. 679 c.p.). Ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., il giudice deve valutare complessivamente le modalità della condotta, il grado di colpevolezza e l'entità del danno o del pericolo, senza necessità di esaminare tutti gli elementi indicati nell'art. 133 c.p., purché la motivazione indichi i fattori ritenuti rilevanti.