Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione altrui, ai sensi della Legge n. 75 del 1958 art. 3 n. 8, sussiste anche quando l'imputato abbia avuto una relazione con la persona offesa che esercitava la prostituzione, qualora siano provati elementi oggettivi e soggettivi del reato, come le dichiarazioni della persona offesa, la disponibilità di un'autovettura utilizzata per l'attività illecita e parziali ammissioni dell'imputato. L'inutilizzabilità delle dichiarazioni della persona offesa, acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p. per sua irreperibilità sopravvenuta in dibattimento, non è configurabile quando tale irreperibilità sia stata adeguatamente motivata dal giudice di merito come fatto nuovo e imprevedibile. La condanna dell'imputato al pagamento delle spese processuali, anche relative alle intercettazioni telefoniche, è legittima quando tali intercettazioni siano risultate pertinenti e rilevanti ai fini della decisione anche nei confronti dell'imputato.