Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9759 del 4 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9759PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pericolosità sociale del soggetto condannato per reati di associazione di tipo mafioso si presume attuale, in assenza di elementi concreti che dimostrino il suo recesso dall'organizzazione criminale o la disintegrazione di quest'ultima. Pertanto, una volta accertata la partecipazione del proposto a un sodalizio mafioso, non è necessaria una specifica motivazione sulla persistente attualità della sua pericolosità, salvo che non emergano dati contrari. Analogamente, per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, il giudice può desumere la disponibilità effettiva dei beni in capo al proposto sulla base di elementi indiziari, come la sproporzione tra il valore dei beni e le capacità economiche dei formali intestatari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. PA., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 21/02/2007 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. VESSICHELLI MARIA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per Cassazione Mo. Pa. avverso il decreto della Corte di appello di Palermo - sezione per le misure di pr…

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