Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1137 del 13 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1137PEN

Massima

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Il reato di ingiuria continuata, commesso attraverso l'uso di frasi e gesti offensivi in concorso con altri, integra una lesione della reputazione altrui, di cui l'imputato deve ritenersi consapevole, anche in assenza di una immediata querela da parte delle persone offese. La motivazione del giudice di merito, che ricostruisce in modo lineare e coerente la condotta dell'imputato sulla base delle dichiarazioni delle parti lese, non è viziata da contraddittorietà o illogicità, essendo ragionevole ritenere che il clima di tensione pregresso tra le parti possa aver influenzato il comportamento dell'imputato. L'omessa valutazione di singoli profili della deposizione delle persone offese non inficia la complessiva attendibilità della loro ricostruzione, in assenza di elementi che ne dimostrino l'inverosimiglianza. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità del ricorso, per la genericità e manifesta infondatezza dei motivi dedotti, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione dei profili di colpa ravvisabili nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 14/05/2012 dal Tribunale di Castrovillari;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il difensore di (OMISSIS…

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