Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43538 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43538PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive non costituisce una pena accessoria, ma una sanzione amministrativa a carattere ripristinatorio, priva di finalità punitive e con effetti che ricadono sul soggetto in rapporto col bene, indipendentemente dal fatto che questi sia l'autore dell'abuso. Pertanto, tale ordine di demolizione non è soggetto alla disciplina della prescrizione prevista per le pene accessorie dall'art. 173 c.p., in quanto la sua natura giuridica esclude la sua riconducibilità anche alla nozione convenzionale di "pena" elaborata dalla giurisprudenza della Corte EDU. L'annullamento in via di autotutela da parte del Comune della concessione edilizia in sanatoria, precedentemente rilasciata, rende irrilevante tale provvedimento ai fini della sospensione o revoca dell'ordine di demolizione, essendo venuto meno il titolo abilitativo per effetto del successivo provvedimento amministrativo di segno opposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/6/2015 della Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
letta la requisitoria depositata dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 25 giugno 2015 la Corte d'appello di…

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