Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2815 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:2815SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento del parere favorevole alla sanatoria di un abuso edilizio, adottato dalla Soprintendenza, è legittimo qualora il parere comunale risulti carente di motivazione in ordine alla compatibilità dell'intervento con i valori paesistici tutelati, nonché in contrasto con le prescrizioni del piano paesistico in materia di lotto minimo edificabile. L'obbligo di motivazione grava anche sui provvedimenti di accoglimento di istanze di sanatoria, in ragione della tendenziale irreversibilità dell'alterazione dello stato dei luoghi, che impone che l'autorizzazione paesistica sia congruamente motivata, esponendo le ragioni di effettiva compatibilità degli abusi realizzati con gli specifici valori paesistici dei luoghi. Il mero degrado di un'area sottoposta a tutela paesaggistica, dovuto alla reiterata violazione della normativa da parte di terzi, non comporta per l'amministrazione l'obbligo di rilasciare pareri favorevoli alla sanatoria di ulteriori abusi, ma piuttosto impone di salvaguardare il residuo valore paesistico delle aree ancora non del tutto compromesse, fatta salva la possibilità di attivare il procedimento per la rimozione del vincolo al fine di adeguare lo strumento di pianificazione paesistica alle modifiche ambientali sopravvenute qualora l'effettivo stato dei luoghi sia irrimediabilmente compromesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio Sezione Seconda Quater ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 1202/2001, proposto da Gi. Mo. e Gi. Mo., rappresentati e difesi dagli avv. ti An. Ca. e Fa. Fe. ed elettivamente domiciliati presso lo studio degli stessi, in Ro., ((omissis)). n. (...); contro - il MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, in persona del Ministro pro tempore, costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è legalmente domiciliato in Ro., ((omissis)). Po. n. (...); - il COMUNE di Ge. di Ro., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. De., con domicilio eletto presso l'Avvocatura comunale, in Ro., alla ((omissis)). Te. Di. Gi. n. (...); per l'annullamento - del decreto del Soprintendente per i Beni Ambientali ed Architettonici del La. prot.21072 del 14.11.000, con cui è stato annull…

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