Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11211 del 2 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11211PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale incidente sulla commisurazione della pena, intervenuta dopo una sentenza irrevocabile di condanna, impone al giudice dell'esecuzione di rideterminare la pena in favore del condannato, non essendo sufficiente il mero richiamo alla conformità formale della pena alla nuova cornice edittale. Il giudice è tenuto a rinnovare il giudizio di proporzionalità sostanziale tra la sanzione edittale e la portata lesiva della condotta concretamente realizzata, dovendo necessariamente ridurre la pena originariamente inflitta, in ossequio al nuovo "minimo edittale" ripristinato dalla pronuncia di incostituzionalità, con obbligo di adeguata motivazione quanto più la pena rideterminata si avvicini a quella iniziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/06/2019 della CORTE APPELLO di ANCONA udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Letta la requisitoria del Dott. ((omissis)), sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte di cassazione, con cui e' stata chiesta la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Ancona, in funzione di giudice dell'esecuzione, con l'ordinanza…

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