Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 3044 del 17 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3044CIV

Massima

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Il mancato deposito del ricorso per cassazione entro il termine di cui all'art. 369 c.p.c. comporta la dichiarazione di improcedibilità del ricorso stesso, con conseguente condanna del ricorrente alla rifusione delle spese del giudizio di legittimità in favore della parte controricorrente. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla fondatezza o meno delle ragioni dedotte nel ricorso, essendo il deposito tempestivo del medesimo un onere processuale a carico della parte ricorrente, la cui inosservanza determina l'improcedibilità del gravame, a tutela del principio di ragionevole durata del processo e della certezza dei rapporti giuridici. Il ricorrente è altresì tenuto al versamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello dovuto per l'impugnazione, ai sensi dell'art. 13, comma 1-quater, del d.P.R. n. 115/2002.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IACOBELLIS Marcello - rel. Presidente

Dott. CARACCIOLO Giuseppe - Consigliere

Dott. CIGNA Mario - Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. CRUCITTI Roberta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), elett.te dom.to in (OMISSIS), presso lo studio dell'avv. (OMISSIS), rapp.to e difeso dall'avv. (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
Agenzia delle Entrate, in persona del legale rapp.te pro tempore, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato che lo rappresenta e difende per legge;
- controricorrente -
per la cassazione della sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Sicilia n. 30/110/13 del…

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