Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31091 del 22 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31091PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, può applicare misure di prevenzione personali e patrimoniali sulla base di un giudizio di pericolosità sociale fondato su elementi probatori e indiziari, anche tratti da procedimenti penali non ancora conclusi, purché tali elementi consentano di individuare specifiche condotte sintomatiche di una abituale dedizione ad attività illecite, senza dover necessariamente ricorrere a una generica e indeterminata tendenza a delinquere. Tale giudizio di pericolosità, pur comportando un certo margine di discrezionalità, deve comunque trovare il suo fondamento in fattispecie di pericolosità previste e descritte dalla legge, in modo da assicurare il rispetto del principio di legalità e delle garanzie giurisdizionali. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la pericolosità sociale del soggetto, deve individuare specifici comportamenti e condotte, anche desumibili da precedenti penali, che siano sintomatici di un'abituale dedizione ad attività illecite e che consentano di formulare un giudizio prognostico ragionevole circa il pericolo di commissione di futuri reati. Tale valutazione, pur comportando un certo margine di discrezionalità, deve comunque trovare il suo fondamento in fattispecie di pericolosità previste e descritte dalla legge, in modo da assicurare il rispetto del principio di legalità e delle garanzie giurisdizionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/02/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
lette/sentite le conclusioni del PG.
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. BALSAMO Antonio, ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 23 febbraio 2016 la Corte di appello di Roma ha confer…

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