Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 639 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:639SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento della Soprintendenza che aveva dichiarato il non luogo a procedere sulle opere realizzate all'interno della fascia di 150 metri dal mare, in cui è prevista l'immodificabilità assoluta ai sensi della normativa regionale, ha rilevato la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, a seguito della dichiarazione di non avere più interesse alla decisione del ricorso e del deposito del preavviso di accoglimento di compatibilità paesaggistica. In applicazione del principio dispositivo che informa il processo amministrativo, il Tribunale ha pertanto dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti, tenuto conto dell'evoluzione della vicenda contenziosa e della definizione del giudizio per un profilo in rito. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, nel processo amministrativo, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, debitamente manifestato, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio dispositivo che caratterizza tale giudizio, indipendentemente dall'esame del merito della controversia. Ciò anche quando la carenza di interesse sopravvenga in una fase avanzata del giudizio, come nel caso di specie, in cui la parte ricorrente ha depositato la dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse dopo la costituzione in giudizio e il deposito di documentazione, nonché a ridosso dell'udienza di discussione. In tali ipotesi, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione dell'evoluzione della vicenda processuale e della definizione del giudizio per un profilo in rito.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/02/2023

N. 00639/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01660/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1660 del 2014, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), in qualità di eredi della sig.ra ((omissis)), rappresentante e difese dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e con domicilio fisico eletto presso lo studio sito a Palermo, via N. Morello n. 40;

contro

- l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello…

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