Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36657 del 10 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36657PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di cui all'art. 388, comma 4, c.p. non risulta estinto per intervenuta prescrizione al momento della pronuncia della sentenza di secondo grado, in quanto il termine di prescrizione, pari a sette anni e sei mesi, deve essere aumentato dei periodi di sospensione per i gradi di giudizio, sicché al momento della sentenza di appello il termine non era ancora maturato. L'elemento psicologico del reato, consistente nel dolo, è integrato dalla condotta dell'imputato, che ha omesso di restituire il bene pignorato, senza che sia necessaria la prova della volontà di sottrarre il bene, essendo sufficiente la consapevolezza dell'obbligo di restituzione e il suo mancato adempimento. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione prevale sulla declaratoria di estinzione del reato per prescrizione maturata dopo la sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 5 novembre 2013 emessa dalla Corte d'appello di Salerno;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso; udita la relazione del Consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe indicata la Corte d'appello di Salerno ha confermato la sentenza del 16 giugno 2011 con cui il Tribun…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.