Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34943 del 17 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34943PEN

Massima

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Il delitto di omicidio preterintenzionale si configura quando l'agente pone in essere atti diretti a percuotere o ledere la vittima e da tali atti deriva la morte della stessa, anche se l'evento letale non era voluto dall'agente. L'elemento soggettivo del delitto di omicidio preterintenzionale consiste nel solo dolo di percosse o lesioni, essendo assorbita nella fattispecie la prevedibilità dell'evento più grave. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'agente abbia previsto e accettato l'evento morte, essendo sufficiente che egli abbia volontariamente posto in essere atti di violenza idonei a cagionare la morte, anche se non direttamente voluta. Il nesso di causalità tra la condotta dell'aggressore e l'evento letale sussiste anche quando la vittima, a seguito delle percosse subite, cada a terra e muoia per le conseguenze della caduta, senza che rilevi l'eventuale concorso di una causa sopravvenuta, come l'inciampo in un gradino, purché questa non si ponga come causa del tutto indipendente e autonoma rispetto all'azione violenta dell'imputato. La valutazione circa la sussistenza del nesso causale e l'idoneità della condotta a determinare l'evento rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui decisione non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata. Inoltre, la richiesta di riconoscimento della legittima difesa, anche nella forma putativa, è infondata laddove non vi siano elementi concreti che abbiano potuto indurre l'aggressore a ritenere di trovarsi in una situazione di pericolo attuale di un'offesa ingiusta, tale da giustificare la reazione difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2015 della CORTE ASSISE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 24/06/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE ENRICO, che ha concluso per il rigetto.
Udito i difensori Avv.ti (OMISSIS) anche in sost. dell'Avv.to (OMISSIS) per il ricorrente; Avv.to (OMISSIS) …

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