Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7260 del 18 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:7260PEN

Massima

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La condotta ingiuriosa e offensiva, anche se provocata da un comportamento contrario alle regole di civile convivenza della persona offesa, non integra l'esimente dello stato di provocazione di cui all'art. 599 c.p. qualora tale comportamento non costituisca un fatto ingiusto idoneo a determinare il turbamento di chi lo subisce. L'applicazione dell'esimente richiede che la condotta della persona offesa sia tale da integrare un illecito civile o penale, o comunque una violazione di regole comunemente accettate nella società, tale da giustificare la reazione offensiva dell'imputato. La mera segnalazione al dirigente comunale di un comportamento ritenuto scorretto, anche se ritenuto ingiustificato dal giudice, non integra un fatto ingiusto idoneo a determinare lo stato di provocazione dell'imputato e a escludere la responsabilità per il reato di ingiurie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 24/2010 TRIBUNALE di AVELLINO, del 27/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 27.3.13 il Giudice monocratico del Tribunale di Avellino,pronu…

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