Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45856 del 19 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45856PEN

Massima

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La prescrizione del reato non può essere rilevata in sede di legittimità quando il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, in quanto l'accertata inammissibilità del ricorso preclude l'instaurazione del rapporto processuale tra le parti e impedisce il concreto accertamento della rivendicata causa di estinzione del reato. Ciò in quanto la prescrizione, quale causa di estinzione del reato, può essere fatta valere solo attraverso la piena instaurazione del contraddittorio processuale, che viene meno con la declaratoria di inammissibilità del ricorso. Pertanto, la Corte di Cassazione, pur avendo accertato che la prescrizione del reato si era effettivamente maturata in epoca successiva alla pronuncia della sentenza di appello, non può rilevarne l'avvenuta estinzione, in quanto ciò presupporrebbe l'ammissibilità del ricorso e la conseguente instaurazione del rapporto processuale tra le parti. La declaratoria di inammissibilità del ricorso, precludendo l'accertamento della prescrizione, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1251/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 08/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DELL'UTRI MARCO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA G., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa in data 8/10/2014, la Corte d'appello di Palermo - pur ridete…

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