Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11756 del 11 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11756PEN

Massima

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Il reato di ricettazione e il reato di commercio di prodotti con segni falsi sono autonomi e distinti, ma possono concorrere nel medesimo fatto. La ricettazione si configura quando l'agente, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un delitto, o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare. Il reato di commercio di prodotti con segni falsi si realizza, invece, con la detenzione per la vendita di prodotti recanti marchi contraffatti, a prescindere dalla consapevolezza dell'acquirente circa la falsità del marchio, in quanto la norma penale tutela la pubblica fede, intesa come affidamento dei consumatori nei marchi, quali segni distintivi della particolare qualità e originalità dei prodotti messi in circolazione. Pertanto, la grossolanità della contraffazione o le modalità di vendita non escludono la configurabilità del reato, essendo sufficiente che il marchio contraffatto sia idoneo a far apparire falsamente il prodotto come proveniente da un determinato produttore. Ai fini della determinazione della pena, il giudice gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi di cui all'art. 133 c.p., senza essere tenuto a motivare analiticamente il diniego delle attenuanti generiche, essendo sufficiente l'indicazione delle ragioni ostative ritenute prevalenti. Inoltre, la mancata concessione della sospensione condizionale della pena può essere implicitamente desunta dalla conferma della pena inflitta e dall'esistenza di precedenti penali specifici, che rendono negativa la prognosi circa l'astensione da ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Cagliari - Sezione distaccata di Sassari - in data 06/02/2013;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 04/03/2011, il Tribunale N…

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