Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51102 del 29 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51102PEN

Massima

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Il documento di identità, anche se alterato mediante l'apposizione di una falsa effige, costituisce documento idoneo a trarre in inganno il notaio sulla reale identità della persona, integrando il reato di cui agli artt. 476 e 482 c.p. Ciò in quanto l'alterazione del documento di identità, anche se non riguarda la sua materialità, è comunque idonea a indurre in errore il pubblico ufficiale circa l'identità della persona che lo presenta, essendo il documento di identità finalizzato proprio all'identificazione personale. Pertanto, la falsificazione di un documento di identità, anche se limitata alla sola sostituzione della fotografia, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, in quanto idonea a indurre in errore il pubblico ufficiale sulla reale identità della persona che lo presenta. Inoltre, il concorso di più soggetti nell'attività di sostituzione di persona e di induzione in errore del notaio, mediante l'utilizzo del documento di identità alterato, integra il reato di cui all'art. 110 c.p. in relazione ai reati di cui agli artt. 476, 482 e 494 c.p. Infine, la genericità dei motivi di impugnazione, che non contengano specifiche censure alle valutazioni operate dai giudici di merito, comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione, non essendo sufficiente la mera enunciazione di doglianze prive di adeguata argomentazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1140/2013 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 24/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. FILIPPI Paola che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del …

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