La sospensione del procedimento amministrativo volto all'autorizzazione dell'allontanamento di materiale depositato su un'area, disposta dalla pubblica amministrazione a seguito dell'informativa dell'Autorità giudiziaria circa l'esistenza di un procedimento penale in cui si ipotizza il reato di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali, è legittima in ragione della necessità di evitare interferenze con l'attività di indagine penale e di preservare l'integrità del corpo del reato. Ciò in quanto, pur in assenza di una specifica previsione normativa che imponga tale sospensione, il principio di coerenza sistematica dell'ordinamento giuridico impone alla pubblica amministrazione di astenersi dall'adottare provvedimenti che possano pregiudicare l'accertamento dei fatti oggetto del procedimento penale, in ossequio alle disposizioni che impongono agli ufficiali e agli agenti di polizia giudiziaria di conservare le tracce e le cose pertinenti al reato e di non mutare lo stato dei luoghi e delle cose prima dell'intervento del pubblico ministero, nonché alle fattispecie delittuose che puniscono comportamenti ostativi all'espletamento dell'attività di indagine in danno dell'amministrazione della giustizia. Pertanto, in presenza di un procedimento penale avente ad oggetto il medesimo materiale per cui è richiesta l'autorizzazione amministrativa all'allontanamento, la pubblica amministrazione non può procedere senza la previa autorizzazione dell'Autorità giudiziaria, essendo tale sospensione del procedimento amministrativo una legittima causa di ritardo nell'adozione del provvedimento richiesto dal privato.