Il diritto all'assegnazione di un alloggio sociale da parte di un socio di una cooperativa edilizia in liquidazione coatta amministrativa si estingue per effetto dell'esercizio, da parte del liquidatore, della facoltà di risolvere i relativi rapporti contrattuali ai sensi dell'art. 72 della legge fallimentare, anche qualora il socio ne avesse già ottenuto la consegna o avesse iniziato a pagare il mutuo individuale, non essendo più possibile, in tal caso, la reintegrazione del socio nel diritto all'acquisto dell'immobile. Pertanto, l'annullamento del provvedimento di revoca dell'assegnazione non può condurre ad alcun concreto vantaggio per il socio, in quanto il suo diritto all'alloggio è già venuto meno per effetto della risoluzione del rapporto contrattuale operata dal liquidatore, determinando il difetto della condizione dell'azione dell'interesse ad agire.