Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 9799 del 14 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9799CIV

Massima

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La revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione è ammessa esclusivamente in presenza di errore di fatto ai sensi dell'art. 395 c.p.c., n. 4, non essendo sufficiente la mera denuncia di pretesi errori nell'interpretazione di norme di diritto o di violazioni di legge. Pertanto, il ricorso per revocazione è inammissibile qualora si fondi unicamente su doglianze relative a questioni di diritto, senza che sia stata precisata l'erronea percezione di uno o più fatti sui quali si sia basata la decisione impugnata. L'erronea trascrizione di dati formali, come il numero civico di un domicilio eletto, non costituisce un errore di fatto rilevante ai fini della revocazione, in quanto inidoneo ad incidere sulla correttezza della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PLENTEDA Donato - Presidente

Dott. PICCININNI Carlo - Consigliere

Dott. RAGONESI Vittorio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. SCALDAFERRI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nonche' della ditta individuale (OMISSIS) CO. in persona del titolare e della (OMISSIS) SRL in persona del procuratore generale sig. (OMISSIS), nonche' dello stesso in proprio quale erede di (OMISSIS), legale rappresentante della SRL nonche' della ONLUS (OMISSIS) in persona del Presidente pro-tempore, elettivamente domiciliati …

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