Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza breve n. 1645 del 2012

ECLI:IT:TARTOS:2012:1645SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo illegittimo, anche se già annullato in sede di autotutela, comporta comunque la condanna dell'amministrazione al rimborso delle spese di giudizio sostenute dal ricorrente, in quanto l'annullamento è intervenuto successivamente alla proposizione del ricorso. L'annullamento in autotutela di un provvedimento impugnato non determina la cessazione della materia del contendere, ma comporta la condanna dell'amministrazione alle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale. L'amministrazione non può sottrarsi alle conseguenze economiche derivanti dall'adozione di un provvedimento illegittimo, anche se successivamente annullato, in quanto ciò comporterebbe un ingiustificato vantaggio per l'amministrazione a danno del privato che ha dovuto sostenere le spese per tutelare i propri diritti. Il giudice amministrativo, nel dichiarare la cessazione della materia del contendere, condanna comunque l'amministrazione al rimborso delle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, al fine di sanzionare l'adozione di un provvedimento illegittimo, anche se successivamente annullato in autotutela. Tale principio si applica al fine di garantire il ristoro integrale del danno subito dal privato a causa dell'illegittima azione amministrativa, assicurando così la piena tutela giurisdizionale dei diritti del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

N. 01054/2012
REG.RIC.

N. 01645/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01054/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1054 del 2012, proposto da:
((omissis)) di Cao Zhenyu & C. S.a.s., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Puccinotti, 30;

contro

Comune di Prato, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Firenze, via XXIV Maggio, 14;

per l'annullamento, previa sospensione dell’esecuzione,

dell'ordinanza del comune di Prato - servizio edilizia ed attività economiche - s.u.a.p. - u.o. attività economiche n. 1861 de…

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