Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50040 del 6 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50040PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la configurabilità dell'aggravante della minorata difesa di cui all'art. 640 co. 2 n. 2-bis c.p. in caso di reati commessi in danno di persone anziane, deve accertare non solo l'età avanzata della vittima, ma anche la sua effettiva condizione di fragilità emotiva e psicologica, tale da renderla facilmente suggestionabile e incapace di comprendere appieno la portata della condotta illecita subita. Inoltre, il tentativo di reato si configura quando il piano criminoso sia stato intrapreso e abbia una significativa probabilità di conseguire l'obiettivo illecito, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili che ne impediscano la consumazione, senza che rilevi l'intervento casuale di soggetti terzi. Il giudice di merito, nel negare le circostanze attenuanti generiche, può legittimamente valorizzare la gravità e la pluralità dei fatti addebitati all'imputato, sintomatiche di una particolare intensità del dolo, nonché la sua posizione di rilievo all'interno del gruppo criminale, senza che ciò comporti vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15 marzo 2017 della CORTE di APPELLO di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis))LA BORSELLINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SPINACI SANTE, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
sentito l'avv. (OMISSIS) che ha insistito nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE di APPELLO di …

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