Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9440 del 4 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9440PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta dalla condivisione delle finalità illecite del sodalizio, anche in assenza di specifici atti esecutivi, sulla base di un compendio indiziario che comprenda conversazioni intercettate, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e risultanze di attività di osservazione, i quali, valutati unitariamente e in modo logico e privo di contraddizioni, siano idonei a dimostrare il diretto coinvolgimento dell'indagato nel sodalizio criminoso. La dedizione a lecite attività lavorative non esclude di per sé la militanza nell'associazione mafiosa, non essendo tale circostanza incompatibile con la partecipazione all'organizzazione criminale. Ai fini della sussistenza del requisito della gravità indiziaria, non è necessario che l'indagato abbia dato corso a specifiche iniziative delittuose, essendo sufficiente la condivisione delle finalità antigiuridiche proprie dell'associazione di stampo mafioso. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se valutate come attendibili e credibili, possono costituire elemento indiziario rilevante ai fini della dimostrazione della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa, anche in assenza di riscontri esterni, purché il loro contenuto sia logicamente e coerentemente valorizzato nell'ambito di un complessivo ragionamento valutativo. L'utilizzo di un'autovettura blindata, intestata a un membro del sodalizio e impiegata dagli esponenti del clan per ragioni di sicurezza personale, costituisce un elemento indiziario convergente nel dimostrare l'elevata probabilità della militanza dell'indagato nell'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5395/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 11/08/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;

sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa il 12 agosto 2014 il Tribunale di Napoli confermava l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari dello stesso Tribunale in…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.