L'Amministrazione può revocare la concessione demaniale marittima per il mancato pagamento dei canoni da parte del concessionario, a seguito di un procedimento in cui sia assicurato il contraddittorio con il privato. Infatti, l'inadempimento degli obblighi assunti dal concessionario, accertato attraverso solleciti di pagamento, legittima l'Amministrazione a disporre la decadenza della concessione, ai sensi degli artt. 47 e 48 del codice della navigazione, al fine di assicurare la corretta esecuzione delle prestazioni del concessionario e il miglior utilizzo del bene demaniale. In tali ipotesi, il coinvolgimento procedimentale del privato, realizzato attraverso le comunicazioni di sollecito al pagamento, è ritenuto equivalente alla comunicazione di avvio del procedimento di revoca, garantendo il rispetto delle garanzie partecipative. Pertanto, l'Amministrazione, a fronte dell'inadempimento del concessionario, è tenuta ad adottare tutti gli atti necessari, previsti dalla legge, per assicurare il rientro del bene nella propria disponibilità, al fine di consentirne il miglior utilizzo, senza che ciò integri una violazione degli artt. 47 e 48 del codice della navigazione o un eccesso di potere.