Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16502 del 13 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16502PEN

Massima

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Il rifiuto di fornire le proprie generalità al pubblico ufficiale che ne faccia richiesta, ai sensi dell'art. 651 c.p., integra il reato di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, a prescindere dalla legittimità o meno della richiesta stessa, in quanto la ratio legis della norma è quella di consentire al pubblico ufficiale una pronta e compiuta identificazione del soggetto, al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività di prevenzione, accertamento e repressione dei reati, nonché di tutela della quiete pubblica. Pertanto, il rifiuto di fornire le proprie generalità non può essere escluso né dalla circostanza che il soggetto abbia fornito qualche indicazione sulla propria identità senza fornire le complete generalità, né dal fatto che la sua identità sia facilmente accertabile, in quanto l'obbligo di identificazione permane indipendentemente dalla possibilità di accertamento alternativo. Inoltre, la reazione sproporzionata del soggetto, consistente nel rifiuto di fornire i documenti per l'identificazione, non può essere giustificata dalla mera illegittimità della richiesta di identificazione, ove questa preceda l'eventuale perquisizione ritenuta illegittima, in quanto l'obbligo di identificazione sussiste comunque, a prescindere dalla legittimità o meno delle successive attività del pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2016 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANZO ANGELO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza perche' il fatto non sussiste.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 895/2016 la Corte di appello di Calta…

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