Consiglio di Stato sentenza n. 4489 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:4489SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che l'occupazione di un'area privata, gravata da servitù di pubblico passaggio costituita per "dicatio ad patriam", è soggetta alla disciplina normativa concernente l'occupazione di suolo pubblico. Pertanto, l'autorità amministrativa competente può legittimamente intimare la rimozione dell'occupazione abusiva e disporre la chiusura temporanea dell'esercizio, indipendentemente dalla natura formalmente privata dell'area, in quanto la servitù di pubblico passaggio ne determina la qualificazione giuridica come bene pubblico. Tale principio si fonda sulla prevalenza dell'interesse pubblico alla libera fruibilità degli spazi gravati da servitù di pubblico passaggio, rispetto alla posizione del privato occupante, e trova applicazione anche in caso di mutamento della disponibilità dell'area da parte del soggetto sanzionato, non incidendo sulla legittimità del provvedimento adottato dall'amministrazione. La massima giuridica che ne deriva è pertanto la seguente: "L'occupazione abusiva di un'area privata gravata da servitù di pubblico passaggio costituita per "dicatio ad patriam" è soggetta alla disciplina normativa sull'occupazione di suolo pubblico, legittimando l'autorità amministrativa competente a intimare la rimozione dell'occupazione e disporre la chiusura temporanea dell'esercizio, indipendentemente dal mutamento della disponibilità dell'area da parte del soggetto sanzionato, in ragione della prevalenza dell'interesse pubblico alla libera fruibilità degli spazi gravati da servitù di pubblico passaggio."

Sentenza completa

Pubblicato il 01/06/2022

N. 04489/2022REG.PROV.COLL.

N. 02097/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2097 del 2018, proposto da
Linee S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Gianfranco Passalacqua, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giovanni Vitelleschi, n. 26;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Alessandro Rizzo e Rosalda Rocchi, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

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