Il reato di ingiuria, previsto dall'art. 594 c.p., è stato successivamente abrogato dal legislatore con il D.Lgs. n. 7/2016, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per tale reato e la revoca delle relative statuizioni civili. Diversamente, per il reato di lesioni personali di cui all'art. 582 c.p., aggravato dalla conseguente invalidità permanente del 3%, il giudice ha correttamente dichiarato l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, non ravvisando i presupposti per una pronuncia assolutoria, in assenza di specifica censura da parte dell'imputato in ordine alla congruità della motivazione. Pertanto, il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, in caso di abrogazione di un reato, il giudice deve annullare senza rinvio la sentenza per tale reato e revocare le relative statuizioni civili, mentre per i reati non abrogati, la dichiarazione di estinzione per prescrizione è legittima ove adeguatamente motivata e in assenza di specifiche censure da parte dell'imputato.