Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25950 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:25950PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta minacciosa con la quale si pretende il versamento di una somma di denaro dal soggetto passivo è preordinata a procurare all'agente un ingiusto profitto, a prescindere dalla gravità della minaccia. Pertanto, il discrimen tra il delitto di estorsione e quello di violenza privata risiede nell'elemento del profitto ingiusto, che deve essere accertato dal giudice di merito. Inoltre, ai fini della derubricazione del reato di estorsione alla fattispecie meno grave dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, è necessario che il preteso diritto vantato dall'agente presenti i requisiti dell'effettività e della concretezza, tali da renderlo azionabile in giudizio. Qualora il diritto fatto valere risulti del tutto infondato, come nel caso in cui l'agente abbia agito in accordo con la persona offesa per ricattare un terzo, la condotta andrà qualificata come estorsione, a prescindere dalla gravità della minaccia, in ragione del difetto di uno dei requisiti materiali del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A.R - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2016 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AIELLI Lucia;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
PREMESSO IN FATTO
(OMISSIS) e (OMISSIS) ricorrono, p…

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