Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16514 del 16 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16514PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti può essere desunta da una pluralità di elementi probatori convergenti, quali le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, gli esiti delle intercettazioni telefoniche e ambientali, le videoriprese dei luoghi e gli altri elementi di prova acquisiti, purché tali elementi siano valutati in maniera logica e coerente dai giudici di merito, senza incorrere in travisamenti della prova. Il ruolo di rilievo di un imputato all'interno del sodalizio criminale può essere dimostrato anche in assenza di condotte di cessione diretta di droga, qualora emerga il suo coinvolgimento nell'organizzazione e nella gestione delle attività illecite. Ai fini della concessione o del diniego delle attenuanti generiche, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi favorevoli e sfavorevoli, essendo sufficiente che motivi in maniera logica e coerente la propria decisione, senza necessità di esaminare tutti i fattori dedotti dalle parti. L'aumento di pena per il reato continuato è legittimo anche quando una parte delle condotte contestate sia stata oggetto di parziale assoluzione, purché le condotte residue siano comunque riconducibili ad un medesimo disegno criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/03/2018 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZUNICA Fabio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito per il ricorrente (OM…

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