Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 25754 del 4 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25754PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti non esclude la possibilità di configurare il concorso nel reato di utilizzazione delle medesime fatture, in quanto la deroga prevista dall'art. 9 del d.lgs. n. 74 del 2000 mira ad evitare la doppia criminalizzazione dello stesso comportamento illecito, ma non a esonerare il professionista "istigatore di una serie di operazioni fittizie" dalla responsabilità per il concorso nell'utilizzo delle fatture emesse per operazioni inesistenti. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il concorso del contribuente nell'emissione e nell'utilizzo delle fatture per operazioni inesistenti, salvo che il contribuente non dimostri specificamente l'identità tra le fatture oggetto delle due distinte imputazioni, in quanto l'assoluta genericità della censura ne conferma la manifesta infondatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2194/2011 GIP TRIBUNALE di ALESSANDRIA, del 19/09/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSI ELISABETTA;

lette le conclusioni del PG Dott. LETTIERI Nicola che ha chiesto l'annullamento con rinvio ed accoglimento del secondo motivo.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 19 settembre 2011, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Alessandria ha applicato la pena concordata…

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