Il giudizio di revoca dell'amministratore condominiale, avente carattere eccezionale ed urgente, è ispirato all'esigenza di assicurare una rapida ed efficace tutela ad una corretta gestione dell'amministrazione condominiale, a fronte del pericolo di grave danno derivante da determinate condotte dell'amministratore. In tale procedimento, sono parti legittimate a parteciparvi e contraddirvi esclusivamente il condomino ricorrente e l'amministratore a titolo personale, non essendo ammissibile l'intervento adesivo del Condominio o di altri condomini, i cui effetti del regolamento delle spese ex art. 91 c.p.c. devono esaurirsi nel rapporto tra le suddette parti. Pertanto, il Condominio non può essere considerato legittimato passivo in un giudizio di revoca dell'amministratore promosso da un singolo condomino, né può beneficiare della condanna alle spese del condomino ricorrente, non essendo parte del procedimento. Inoltre, la delibera assembleare condominiale che approva il consuntivo contenente le spese legali relative a tale giudizio di revoca non può essere considerata idonea prova scritta ai sensi dell'art. 634, comma 1, c.p.c. a fondamento della pretesa del difensore, qualora tale delibera sia stata successivamente annullata con sentenza passata in giudicato, in quanto le relative spese non possono gravare sul bilancio condominiale.