Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34526 del 2 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34526PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione di un provvedimento cautelare, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando manchi l'indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, senza cadere nel vizio di aspecificità. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione degli elementi probatori effettuata dal giudice di merito, purché tale valutazione sia logica e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocati BRUNO Giuseppe e MANNA Marcello, quali difensori di CA. Ro. (n. il (OMESSO));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 13/11/2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Vito D'Ambrosio, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Co…

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