Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14439 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:14439SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso, motivato e tempestivo, anche quando ritenga la domanda del privato manifestamente infondata o inammissibile. Il mancato rispetto di tale obbligo integra un'illegittima inerzia, suscettibile di essere censurata in sede giurisdizionale. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a pronunciarsi in modo espresso sull'istanza del privato, entro il termine previsto dalla legge o, in mancanza, entro il termine ordinario di trenta giorni, salvo i casi di palese pretestuosità della richiesta. Il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del silenzio serbato dall'amministrazione, può ordinare a quest'ultima di provvedere entro un termine perentorio, nominando un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2022

N. 14439/2022 REG.PROV.COLL.

N. 07492/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7492 del 2022, proposto da
Teva Italia S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Giorgio Lezzi, Carlo Gioffrè, Maria Grazia Medici, Sabrina Maria Maiello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Maria Grazia Medici in Roma, piazza D'Ara Coeli, 1;

contro

Aifa - Agenzia Italiana del Farmaco, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

…

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