Il provvedimento di revoca dell'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica e di risoluzione del relativo contratto di locazione, adottato dall'amministrazione comunale a seguito dell'inadempimento contrattuale dell'assegnatario, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non del giudice amministrativo. Ciò in quanto, indipendentemente dal nomen iuris utilizzato dall'amministrazione, tale provvedimento ha natura di decadenza dall'assegnazione per mancata occupazione dell'alloggio entro i termini previsti dalla legge, la cui impugnazione è devoluta alla cognizione del giudice ordinario, secondo quanto stabilito dall'art. 11, comma 13, del D.P.R. n. 1035/1972. Il giudice amministrativo, pertanto, è privo di giurisdizione a conoscere di tali controversie, le quali rientrano nella competenza del giudice ordinario, presso cui il giudizio potrà essere riassunto nei termini e per gli effetti di cui all'art. 11, comma 2, del Codice del processo amministrativo.